La radioprotezione in ambito sanitario è una disciplina fondamentale che garantisce la sicurezza dei pazienti e degli operatori esposti a radiazioni ionizzanti. Con l’uso crescente di apparecchiature radiologiche, radioterapiche e di medicina nucleare, le strutture sanitarie sono chiamate a rispettare normative sempre più stringenti e ad adottare sistemi di monitoraggio efficaci.
Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), oltre il 70% delle procedure mediche diagnostiche nel mondo coinvolge l’impiego di radiazioni ionizzanti. Questo dato evidenzia la centralità della radioprotezione per la qualità e la sicurezza delle cure.
In questo articolo analizzeremo gli obblighi normativi europei e italiani, le figure professionali coinvolte e gli strumenti tecnologici più avanzati per il monitoraggio delle dosi radianti in ospedale.
Quadro normativo europeo e italiano
Direttiva Euratom 2013/59
Il documento di riferimento a livello europeo è la Direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
La direttiva impone agli Stati membri di:
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fissare limiti di dose per lavoratori e popolazione;
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garantire la giustificazione e l’ottimizzazione delle esposizioni mediche;
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rafforzare la sorveglianza dosimetrica e i programmi di formazione;
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assicurare sistemi di gestione dei rifiuti radioattivi.
Recepimento in Italia: D.Lgs. 101/2020
In Italia, la direttiva è stata recepita con il Decreto Legislativo 31 luglio 2020, n. 101, che ha abrogato il precedente D.Lgs. 230/1995.
Gli elementi principali:
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Limiti di dose:
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lavoratori esposti: 20 mSv/anno come media su 5 anni (con massimo di 50 mSv in un singolo anno);
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popolazione generale: 1 mSv/anno.
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Sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti.
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Classificazione delle aree in base al rischio radiologico.
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Obbligo di formazione periodica del personale sanitario.
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Registro nazionale delle dosi per il monitoraggio individuale dei lavoratori.
Principi della radioprotezione
1. Giustificazione
Ogni esposizione deve essere clinicamente giustificata: il beneficio diagnostico o terapeutico deve superare il rischio radiologico.
2. Ottimizzazione (principio ALARA)
Le dosi devono essere mantenute “As Low As Reasonably Achievable”, compatibilmente con l’obiettivo clinico.
3. Limitazione
Non devono essere superati i limiti di dose fissati dalle normative.
Figure professionali coinvolte
Esperto di Radioprotezione (ERP)
È la figura tecnica responsabile della valutazione dei rischi e del controllo delle esposizioni, come previsto dal D.Lgs. 101/2020.
Medico Autorizzato
Supervisiona la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti, con visite periodiche e valutazioni cliniche.
Fisico Medico
Fondamentale per la calibrazione delle apparecchiature, il controllo di qualità e la valutazione delle dosi in radioterapia e diagnostica.
Datore di lavoro e RSPP
Devono garantire che le misure di sicurezza radiologica siano applicate e che il personale sia formato adeguatamente.
Strumenti di monitoraggio in ospedale
Dosimetria personale
Ogni lavoratore esposto deve indossare un dosimetro personale, solitamente a termoluminescenza (TLD) o optically stimulated luminescence (OSL).
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Misura la dose assorbita su base mensile o trimestrale.
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I dati sono registrati nel sistema nazionale.
Dosimetri elettronici portatili
Strumenti come RADONE consentono di misurare in tempo reale l’esposizione del singolo operatore, con allarmi in caso di superamento delle soglie. Sono particolarmente utili in radiologia interventistica e medicina nucleare.
Monitoraggio ambientale
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Rivelatori fissi installati nelle sale radiologiche per misurare costantemente i livelli di radiazioni.
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Controlli periodici con strumenti portatili (contatori Geiger, camere a ionizzazione).
Sistemi informatici di tracciamento
La digitalizzazione consente di raccogliere e analizzare i dati dosimetrici, con dashboard dedicate per responsabili di radioprotezione e fisici medici.
Applicazioni cliniche e rischi associati
Radiologia diagnostica
TAC, radiografie ed esami fluoroscopici rappresentano la maggior parte delle esposizioni mediche. L’ottimizzazione delle dosi è cruciale, soprattutto in pediatria, dove la radiosensibilità è maggiore.
Radiologia interventistica
Procedure come angioplastiche e cardiologia interventistica possono esporre operatori e pazienti a dosi elevate. L’uso di schermi piombati, dosimetri elettronici e protocolli ottimizzati è indispensabile.
Radioterapia
Il trattamento dei tumori con radiazioni richiede dosi molto alte e controlli di qualità rigorosi per garantire la massima precisione e la protezione dei tessuti sani circostanti.
Medicina nucleare
L’utilizzo di radiofarmaci implica un rischio di contaminazione interna e la necessità di sistemi di monitoraggio speciali.
Formazione e cultura della sicurezza
La normativa italiana prevede che il personale esposto a radiazioni riceva formazione periodica obbligatoria.
I programmi formativi devono includere:
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principi di radioprotezione,
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corretto uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI),
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gestione delle emergenze radiologiche,
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aggiornamenti normativi.
Secondo l’International Atomic Energy Agency (IAEA), la formazione continua è uno dei fattori più efficaci per ridurre gli incidenti radiologici negli ospedali.
Innovazione e futuro della radioprotezione
Intelligenza artificiale (IA)
Algoritmi di IA sono in fase di sviluppo per ottimizzare le dosi nelle TAC e prevedere il rischio cumulativo del paziente.
Sistemi needle-free e riduzione rifiuti radioattivi
Nuove tecnologie biomedicali permettono di ridurre procedure invasive e, di conseguenza, l’esposizione indiretta alle radiazioni.
Wearable dosimeter
Dispositivi indossabili smart connessi via wireless consentono di avere dati in tempo reale sulla dose assorbita e integrare le informazioni nei sistemi informativi ospedalieri.
Approccio “Green Hospital”
L’attenzione alla sostenibilità porterà a tecnologie di radioprotezione a minor impatto ambientale, con gestione più efficiente dei rifiuti radioattivi.
Conseguenze della mancata radioprotezione
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Rischio per la salute dei lavoratori: aumento di probabilità di effetti stocastici (tumori, mutazioni genetiche) e deterministici (eritemi, cataratte).
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Responsabilità legali: sanzioni per le strutture che non rispettano il D.Lgs. 101/2020.
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Perdita di fiducia da parte dei pazienti se non vengono garantiti standard elevati di sicurezza.
Un caso emblematico è quello riportato dall’European Radiation Dosimetry Group (EURADOS), che ha documentato esposizioni superiori ai limiti in reparti di cardiologia interventistica con scarso monitoraggio in tempo reale.
La radioprotezione in ospedale non è solo un obbligo normativo, ma una responsabilità etica verso lavoratori e pazienti.
Gli strumenti tecnologici oggi disponibili — dai dosimetri personali elettronici ai sistemi di tracciamento digitale — consentono un monitoraggio accurato e continuo.
Per garantire la sicurezza occorrono:
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formazione continua,
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rispetto rigoroso delle normative,
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adozione di tecnologie avanzate,
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cultura della prevenzione a tutti i livelli.
Solo un approccio integrato permette di ridurre i rischi, migliorare la qualità delle cure e rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario.